lunedì 14 maggio 2012

CHE EMOZIONE!

Essere contattati dalla London College of Fashion con l'inaspettata richiesta di apparire su un magazine strafigo che parla di cucina e che verrà distribuito in tutta la città di Londra..... e apparire così, sotto forma di fumetto-fotoromanzo, con questa ricetta per stomaci coraggiosi simpaticamente definita "la frittata del doposbronza"..... che emozione!
Il progetto è carinissimo e io sono l'unica fuorisede a parteciparvi, perchè si, perchè Santa Parmigiana è piaciuto....  che bello!Spero davvero di partecipare anche ai prossimi numeri :)
Intanto vediamo questa frittatona mostruooooosa di cos'è composta, come e perchè. Ovviamente la possono mangiare anche gli astemi!

FRITTATA DEL DOPOSBRONZA CON PORRI E MOZZARELLA
difficoltà: facile nonostante il mal di testa
tempo: 20 minuti nonostante la difficoltà di coordinazione
per 4 reduci da una festa pazzesca

mi occorre:
-6 uova
-un porro
-una mozzarella da 125 grammi
-30 grammi di parmigiano grattugiato
-sale e pepe
-un bicchierino da liquore di latte
-olio extravergine o burro

strumenti:
-una ciotola
-tagliere e coltello da cucina
-una forchetta
-una padella antiaderente da 22 cm di diametro e il relativo coperchio.

Innanzitutto non perdetevi d'animo:  il doposbronza prima o poi finirà e gli operai usciranno dal vostro cervello portandosi via quel maledetto martello pneumatico. Se ancora non avete ingurgitato 2 aspirine effervescenti sappiate che sono miracolose, ma non sono un medico e mi autosollevo da qualsiasi responsabilità per avervelo consigliato.
Rompete le uova nella ciotola e aggiungete il parmigiano, il latte, un mezzo cucchiaino di sale e il pepe a piacimento. Poi pulite il porro dalle foglie esterne e dalle parti più verdi (ce la farete) e tagliatelo a rondelle, friggetelo in un cucchiaio d'olio a fuoco medio e quando è cotto versatelo nelle uova, aggiungendo la mozzarella fatta a cubetti. Ributtate il composto nella padella (non avete spento il fuoco, vero?) e cuocete a fuoco medio basso con il coperchio per circa 8 minuti. Quando anche l'uovo nella parte superiore non è più liquido potete cimentarvi nel rigiro della frittata, aiutandovi magari col coperchio. Se il sol pensiero vi atterrisce, ve la potete mangiare anche così,che non è grave. Certo che un minutino a dorare dall'atro lato la renderebbe perfetta. Buon appetito e bevete con moderazione!!!!!!!

mercoledì 9 maggio 2012

MAI DIRE QUICHE


Io oooooooooodio le quiches! Nel corso degli anni me  ne hanno propinate di orripilanti, scialbe, insipide, troppo salate, insulse frittate condite di avanzi tristi e racchiuse in pasta sfoglia molliccia.
Quando mi si parla di torta salata mi si accappona la pelle ma poi...poi...beh, a molti piace. De gustibus disputandum non est, quindi, cimentiamoci in questa benedetta quiche.
 Che per farla Lorraine, cioè imbuttunata di pancetta, insomma...non siamo proprio in stagione dai, se magari in qualche maniera ci possiamo ancora insinuare nella latitudine-longitudine.
Quindi.... pasquetta da amici carissimi e meravigliosi.... portiamo questa torta salata.
Che poi a me la Pasqua fa subito pensare a 4 cose da mettere in pentola: i carciofi, le uova, i salumi, le fave.... in seconda battuta ne ho mille altre. Quindi, torta salata, ovvero quiche, ovvero carciofi, ovvero carciofini sott'olio fatti in casa........beh, il risultato è stato tanto amato da diventare un must di questa primavera e addirittura una videoricetta! vediamolo:

QUICHE CON CARCIOFINI, GOUDA E SALAME
difficoltà: facile
tempo: 15 minuti più 30 di cottura
per una torta di 22 cm di diametro circa

mi occorre:
-2 uova
-300 grammi di carciofini sott'olio 
-75 grammi di salame
-100 grammi di formaggio gouda o asiago o simile
-400 grammi di formaggio fresco tipo filadelfia
-sale e pepe
-un rotolo di pasta brisèe o pasta brisèe manufatta che è un attimo


Accendete il forno a 180 gradi. In una bella ciotola mescolate con una forchetta le uova e il formaggio con un pizzicotto di sale e una macinata di pepe finchè il composto non è omogeneo. Tagliate i carciofini in spicchi se non sono già così, il formaggio a cubetti e il salame a fettine sottili fatte poi a metà. Aggiungete il tutto all'impasto e mescolate bene. Ricoprite lo stampo con la pasta brisèe (la volete fare? mettete nel mixer 250 gr di farina bianca; 125 gr di burro morbido ma non troppo,1 pizzico di sale, 1 rosso d’uovo e un bicchiere di acqua fredda e mandate a velocità  finchè non si forma una palla un po' sbrisolona. Lavoratela a mano un altro po' e poi stendetela nella teglia che avrete ricoperto di carta da forno bagnata e strizzata. Voilà!!!), versateci il composto e ripiegate i bordi della pasta verso l'interno.
Cuocete circa 30 minuti!!!!! Ovviamente, va da sè, la base di uova e filadelfia la potete accoppiare con qualsiasi zucchina, cipolla, prosciutto, spinacio che vi passi per la testa.




venerdì 4 maggio 2012

E LA PENTOLA A PRESSIONE???


Ho la pentola a pressione da 18 mesi. Ci sono voluti quindi 32 anni di vita prima che mi passasse quel terrore incontrollabile che provavo da piccolina al fischio della pentola assassina, stesso terrore che ho riconosciuto negli occhi della mia neonata figlia quest'anno. Il primogenito si è scampato la tortura....ma anche a 11 anni non ne è immune, e i rumori sospetti di treno a vapore che provengono spesso dalla cucina lo lasciano a dir poco perplesso.
Però, però, però....la mia mamma mi ha regalato la pentola a pressione per Natale, quando ero incinta, prevedendo che avrei avuto poco tempo per cucinare.
Errato, il tempo ce l'ho, o lo trovo, ma mi sono comunque innamorata dell'attrezzo in quanto:
1)cuoce in un quarto del tempo e quindi la bolletta è felice (io di più)
2)la carne e i legumi si cuociono divinamente, la carne in particolare si scioglie in bocca quindi...grazie mamma!

Venendo al piatto che presento oggi, la sua storia è lunga e vedrò di riassumervela: quando avevo 17 anni ero in Costarica e cucinarono per me questo lesso di manzo che poi venne sfilacciato, ripassato al sugo con spezie e servito con tortillas o riso. Venne chiamato Carnitas Mexicanas, messicano non so quanto, ma mi piacque molto, insieme ai molto più sfacciati Chicharrones, costine di maiale o manzo fritte nel loro stesso grasso.

Non avendo io voglia di fare il brodo...vediamo come ho massacrato ste carnitas, stravolgendole a modo mio:

CARNITAS MEXICANAS DI SILVIA SVOGLIATA
difficoltà: mediofacile
tempo: 2 ore con calma
per 4 persone

mi occorre:
-700 grammi di manzo da spezzatino scelto (cioè non grassissimo)
-una latta di polpa di pomodoro da 400 ml
-una latta di ceci lessati o ceci lessati in casa che è meglio ma più faticoso
-una bella cipollona dorata
-un cucchiaio di concentrato di pomodoro
-un cucchiaio di zucchero di canna
-un cucchiaino di cannella
-un cucchiaino di coriandolo 
-un cucchiaio di paprika dolce
-un cucchiaino di pimento o peperoncino secondo gusto e sopportazione
-olio extravergine, sale, aglio 2 spicchi, vino bianco mezzo bicchiere, alloro 2 foglie

strumenti:
-pentola a pressione 
-tagliere e coltello da cucina

Allora..... tagliate la cipolla a fettine sottili e mettetela in pentola a pressione con 3 cucciai d'olio extravergine e un pizzico di sale e soffriggetela bene per circa 5 minuti a fuoco medio, mescolando. Aggiungete la carne, le spezie , l'aglio in spicchi sbucciati e l'alloroe rosolate per 2 minuti.
 Sfumate con il vino bianco e dopo un minuto, quando è evaporato, aggiungete il pomodoro, lo zucchero e un bicchiere pieno d'acqua (o usate come misurino la lattina).
Chiudete la pentola e fate cuocere un'ora a fuoco basso da quando va in pressione. Dopo un'ora spegnete il fuoco, sfiatate, e controllate il contenuto. La carne dovrà essere morbidissima e sfilacciarsi tutta mentre mescolate. Continuate la cottura a pentola aperta aggiungendo il sale (un pizzicotto?), i ceci e mescolando ogni tanto, finchè il sugo non si è tirato ben bene e la carne è completamente destrutturata.
Assaggiate: va bene di sapore? spezie? Sale? Piccanza?
Ok, servite con riso lungo  pilaf o bollito, oppure tortillas, oppure le venezuelanissime deliziose AREPAS, focaccine di mais bianco alla piastra.