martedì 31 gennaio 2012

POCO TEMPO E POCHI SOLDI



Ogni tanto mi fermo a riflettere sull'idea che si fanno le persone poco avvezze alla cucina dei tempi e dei costi del preparare un bel piatto sano e buono... e credo che spesso l'idea sia un poco sfasata.
E mi dico che se queste persone sapessero che non è nè difficile nè costoso nè laborioso farsi un bel mangiarino e godersi la vita coccolando la propria salute, i cibi pronti sarebbero meno popolari....
Non è vero che costa troppo e non è vero che ci vuole troppo tempo, almeno non sempre, anzi!!!!!!!
E come per magia oggi mi telefona un mio amico e mi parla proprio di questo: di chi non ha tempo nè nozioni ma magari tanta voglia...o magari neanche troppa voglia perchè crede che sia impossibile....
Impossibile non è, anzi.

Vediamo qualche esempio, partendo da questo allegro piatto colorato e saporito:

TROTA SALMONATA CON PATATE AL FORNO E INSALATA DI CAPPUCCIO

difficoltà: facile
tempo: 30 minuti
per 3 persone
costo medio totale : 6 euro

mi occorre:
- 2 trote salmonate fresche già eviscerate (chiedetelo al banco del pesce)da circa 300 grammi l'una
-3 patate medie
-un quarto di cavolo cappuccio (250 grammi)
-una carota piccola
-un limone
-uno spicchio d'aglio
-sale,pepe
-3 cucchiai di olio extravergine 
-un cucchiaino di origano
-un cucchiaino di aceto balsamico


strumenti:
-un forno!
-un coltello da cucina
-un tagliere
-carta da forno
-alluminio
-un pelapatate


Innanzitutto scaldate il forno a 190 gradi. Sciacquate le due trote sotto l'acqua e controllate che non ci sia qualcosina da lavare via nella pancia (al banco del pesce le puliscono ma non perfettamente, no?).
Tagliate a fettine di circa 3 mm il limone e a fettine sottili l'aglio e disponetele in fila nella pancia delle trote.

 Stendete due pezzi di alluminio e appoggiateci sopra le trote e poi chiudetele a caramella.
Ricoprite la teglia del forno con la carta da forno, sbucciate le patate, tagliatele a fette di mezzo centimetro, disponetele una accanto all'altra sulla teglia e conditele con sale, pepe, origano e versate a filo a zig zag due cucchiai d'olio.
Infornate le patate in alto (sotto il grill) e le trote  sotto per circa 20minuti, controllate che le patate non brucino.... se no abbassate il calore a 170. Appena sono belle dorate come nella foto e morbide se le pungete con la forchetta sono pronte.
Le trote cuociono in fretta! Saranno pronte anche loro in 20 minuti!
Intanto affettate il cavolo cappuccio a strisce sottili e la carota  a nastri con il pelapatate, aggiungete l'olio avanzato, l'aceto , sale e pepe e mescolate.

Quando la trota è cotta (aprite i lembi della pancia con la forchetta, che ve ne pare? è cotta vero?) mettetela su un piatto con ancora l'alluminio sotto, prendete la coda e tirate verso la testa: così  togliete la pelle.
Con un coltello passate lungo la spina dorsale da capo a coda e poi sposate il filetto verso l'esterno.,...verrà via molto bene! Ripetete dall'altra parte, poi togliete la lisca e asportate i filetti di sotto. Scartate la testa.
Appoggiate i filetti ottenuti sui tre piatti, adagiate a lato le patate e l'insalata di cappuccio!
Se volete potete condire la trota con olio, sale e limone ma secondo me è ottima anche così!

lunedì 30 gennaio 2012

HAI DETTO POLLO?


E' successo che ieri ho fatto I brodi per I gulash: il brodo di verdure per il gulash vegan e il brodo di pollo per quell'altro. Quindi, mi sono ritrovata in possesso di un pollo lesso, ma lesso bene, con delle belle verdurine e anche un poco di alloro.....inoltre, lesso in pentola a pressione (bastavano le 3 ore di cottura del gulash, il brodo l'ho velocizzato) e quindi morbidissimo.
Che fare? mangiarmelo intinto in una vasca di maionese autoprodotta non potevo, data la dieta che non pare eh, ma procede......allora ho optato per un'insalata di pollo light, ma bbona, davvero bbona!
Per chi non si sente particolarmente in vena con il light avrò il coraggio di esplicitare altre versioni più lussuriose, di seguito.....
Per inciso, light o meno, il marito ha emesso grugniti di approvazione durante tutto il pasto ( e abbiamo anche foto che lo testimoniano, da qualche parte su facebook... )

INSALATA DI POLLO LEGGIADRA
difficoltà: facile
tempo: 20 minuti
per 4 persone

mi occorre: 
-un pollo lesso o anche arrosto
-6 coste di sedano bianco
-una quindicina di olive nere (nella foto erano verdi, fate voi, nere non le avevo ma secondo me erano da preferire)
-3 cucchiai di mais lesso
-due cucchiai di cipolline bianche sott'aceto
-un cucchiaio di senape dijon
-50 grammi di fontina light (o sottilette light)
-due cucchiaini d'olio extravergine
-sale e pepe


strumenti:
-coltello da cucina e tagliere

Innanzitutto tagliate a fettine il sedano, mettetelo in una coppa con il pollo fatto a straccetti con le mani, le olive fatte a pezzi e snocciolate, le cipolline,il mais, l'olio, la senape, un cucchiaino di sale e pepe a piacere . Mescolate bene e servite!

INSALATA DI POLLO SONTUOSA
difficoltà: facile
tempo: 20 minuti
per 4 persone

mi occorre:
-un pollo lesso o arrosto
-tre coste di sedano bianco
-una quindicina di olive nere sott'olio
-un quarto scarso di insalata iceberg
-una decina di cetriolini sottaceto
-70 grammi di fontina
-una decina di pomodorini datterini
-due cucchiai di maionese
-un cucchiaino di senape dijon
-un cucchiaio d'olio extravergine
-sale e pepe


strumenti:
-coltello da cucina e tagliere

Tagliate sedano e iceberg a striscioline. Metteteli in una coppa con le olive tagliate a pezzi, i cetrioli tagliati a fettine, i pomodorini in 4 spicchi, la fontina tagliata a bastoncini. Aggiungete il pollo fatto a straccetti con le mani, i condimenti e mescolate bene.

INSALATA DI POLLO SPUDORATA
difficoltà: facile
tempo: 20 minuti
per 4 persone

mi occorre: 
-un pollo lesso o arrosto
-6 pomodorini secchi sott'olio
-tre gambi di sedano
-un quarto di insalata iceberg
-8 olive nere sott'olio e 8 olive verdi piccanti
-70 grammi di emmenthaler
-50 grammi di prosciutto cotto in una sola fetta
-due cucchiai di cipolline sott'aceto
-2 cucchiai di maionese
-un cucchiaino di senape di dijone
-mezzo cucchiaino di paprika dolce
-un cucchiaio d'olio extravergine
-sale e pepe


strumenti:
-coltello da cucina e tagliere

Comportatevi come per le precedenti insalate!Emmenthaler e prosciutto cotto tagliati a bastoncini, i pomodori secchi a striscioline, le olive in pezzetti. Buon appetito!!!!!!!!

domenica 29 gennaio 2012

NON CI CREDO


Adoro le sfide culinarie impossibili... ecco, fare un gulash delizioso totalmente vegano mi pareva davvero impraticabile.
Invece..... Stamattina ho preparato il seitan (svariati risciacqui di farina con acqua calda e fredda, un purgatorio insomma, se avete fretta comprate il glutine in polvere e fatelo nella maniera spiccia) e invece di cuocerlo in acqua salata o acqua e salsa di soia o qualsivoglia liquido l'ho lasciato lì crudo.
Avevo infatti intenzioni bellicose e un'illuminazione da mettere in pratica: invece che bollire il seitan prima e poi aggiungerlo ad una preparazione, cuocerlo direttamente nel sugo così da renderlo veramente saporito.
Così ho fatto e, come vedete, il risultato oltre che delizioso era perfino bello da vedere.
Cavoli, sembra gulash davvero!!!!!!!!!!!
La famiglia ha gradito eccome.... oggi è il gulash day (come avevo anticipato), a pranzo vegano e a cena tradizionale, ricetta in copia ma con carne.
Ve l'ho mai detto? ho girato in lungo e in largo la mitteleuropa ma...un gulash buono come il mio non l'ho ancora trovato. Lo faccio da anni secondo una ricetta ebraica tradizionale ungherese. IL MIGLIORE DEL MONDO.
Provatelo!!!!!

STREPITOSO GULASH VEGAN

difficoltà: facile
tempo: 20 minuti più 90 minuti di cottura
per 4 persone

mi occorre:
-700 grammi di seitan crudo appena fatto (glutine reperibile nei negozi bio)
-2 belle cipollone dorate
-20 grammi di burro di soia
-1 litro e più di brodo vegetale
-un cucchiaio di paprica dolce
-un cucchiaino di pepe rosa
-un cucchiaino di zucchero
-mezzo cucchiaino di noce moscata
-un cucchiaino di cumino
-un cucchiaino di aceto
-sale e pepe
-uno spicchio d'aglio
-un ramettino di rosmarino


strumenti:
-una pentola da pasta
-un coltello da cucina 
-un tagliere


Innanzitutto tagliate a fettine le cipolle e soffriggetele nel burro di soia a fuoco vivo. Aggiungete l'aglio intero e le spezie,lo zucchero e l'aceto, il brodo, e quando bolle buttateci il seitan tagliato a pezzotti di due cm per lato. Mescolate e abbassate la fiamma.
Cuocerà coperto per un'ora, mescolate di tanto in tanto e se il liquido scarseggia aggiungetene.... sarà pronto in un'ora e mezza ma se lo lasciate lì un altro poco non si offende.  Aggiustate di sale. Accompagnate con riso basmati al vapore o patate lesse.

STREPITOSO GULASH DI CARNE

difficoltà:facile
tempo:20 minuti più 3 ore di cottura
per 4 persone

 mi occorre: 
-700 grammi di muscolo di manzo
-2 belle cipollone dorate
-20 grammi di burro
-un litro e più di brodo di pollo
-le stesse spezie e odori dell'altro gulash
-un cucchiaino di farina

Innanzitutto tagliate la cipolla a fettine e soffriggetela nel burro insieme alla carne tagliata a pezzi di 3/4cm di lato e alle spezie a fuoco alto. Mescolate per 3 minuti poi aggiungete il brodo e cuocete dalle 2 ore e mezza alle 3 ore a fuoco lento con il coperchio, mescolando a volte. Se a fine cottura il sugo è liquido aggiungete un cucchiaio di farina mescolando bene. Aggiustate di sale.Servite con riso basmati al vapore o patate lesse.
Io l'ho servito con pane cotto al vapore (una specie di canederlo al vapore che ti propinano ovunque su in europa centrale).

COLORATO E' BELLO


Anche l'occhio vuole la sua parte. Il cibo non deve essere solo buono, o sano, o nutriente....deve soddisfare tutti i sensi e quindi oltre al gusto, all'olfatto, al tatto (la consistenza è importantissima), dobbiamo tener conto anche della vista. L'udito per ora lo lasciamo lì, anche se alcune brodaglie sciaguattanti con il loro sciabordio fanno davvero passare la voglia di mangiare.
Quindi l'altra sera ho portato in tavola questo fast-food rosa e verde. Fast-food perchè l'ho fatto in pochi minuti.... ma il risultato era ottimo, oltre che bello da vedere.
Quindi a fine pasto eravamo soddisfatti di pancia e di testa, il che non guasta, anzi...per l' Ayurveda è fondamentale.
Perchè colorato è bello, anzi, bellissimo!

MERLUZZO INFIOCCATO CON ZUCCHINE CROCCANTI

difficoltà: facile
tempo: 20 minuti
per 4 persone

mi occorre: 
-2 belle zucchine verdi scure
-320 grammi di filetti di merluzzo
-200 grammi di speck
-90 grammi di fiocchi d'avena o di pangrattato
-un rametto di timo, alcune foglie di salvia
-sale e pepe
-8 cucchiaini d'olio extravergine
-un cucchiaio di semi di sesamo
-il succo di mezzo limone
-un cucchiaino di aceto balsamico
-un pizzico di cumino


strumenti:
-un frullatore
-un pelapatate
-una ciotola capiente
-una padella diametro 32 cm


Innanzitutto spremete il limone nella ciotola e mescolateci 2 cucchiaini d'olio, l'aceto, sale pepe e sesamo. Con il pelapatate ricavate delle fette sottili per il lungo dalle zucchine mettendole nella ciotola. Mescolerete però appena prima di servire a tavola. Nel frullatore tritate l'avena (o pangrattato) con lo speck e le erbe e con il composto così ottenuto panate le fette di merluzzo premendo bene. La panatura sarà spessa circa 8mm per lato. Scaldate la padella con l'olio e dorate il merluzzo a fuoco medioalto 4/5 minuti per lato. Servite con le zucchine condite sul momento.

sabato 28 gennaio 2012

EVERYBODY LOVES POLPETTA!


Stamattina mi son alzata presto anche se era sabato ('tanto ci pensa la nana a tirarmi giù dal letto all'alba) e appena son riuscita a connettere mi son messa all'opera: nel pomeriggio dovevamo andare ad un torneo di rugby del nano grande e avevo in mente di portare una montagna di polpette per rifocillare i giovani virgulti dopo le partite al gelo. Già che c'ero, perchè no, ho pensato di farmi carina e girare una videoricetta delle suddette polpette, perchè no?
Bene, è andata a finire che nella videoricetta ho fatto 4 belle polpettone e  finito di girare ho spolpettato altri udite udite 3 chili di impasto in polpettine grandi come olive ascolane.....una montagna!!!!!!
I bambini sono impazziti e si aggiravano con bicchieri riempiti di polpette come fossero pop corn..... e mi hanno fatto tantissimi complimenti quando hanno saputo che le avevo fatte io. Che gioia! I complimenti di un bambino sono sinceri e valgono doppio!E loro erano davvero contenti e hanno polverizzato i tre chili di polpette in un attimo.
Ma vediamo come ho fatto questo miracolo:

POLPETTE BOLOGNESI DELLA SILVIA

difficoltà: facile
tempo: 30 minuti più 10 di frittura
per 2 persone (moltiplicabile all'infinito e ridimensionabile a proprio gusto)


mi occorre:
-400 grammi di macinato misto di manzo e tacchino (o pollo)
-70 grammi di mortadella
-30 grammi di parmigiano grattugiato
-30 grammi di pangrattato più altri 50 per panare
-1 uovo più uno per panare
-1 spicchio d'aglio
-una manciata di prezzemolo
-sale e pepe
-olio per friggere (400 ml)

strumenti:
-una coppa da impasto
-un tagliere
-un coltello da cucina
-uno spremiaglio
-un piatto
-2 coppe piccolette, una per il pangrattato una per l'uovo


 Allora....per prima cosa tritate fine fine con il coltello da cucina la mortadella e il prezzemolo , insieme così fate prima. Oppure mettete tutto nel mixer e fate ancora prima, ma secondo me tritare a coltello è meglio. Aggiungete il trito alla carne macinata e poi metteteci il resto, cioè l'uovo,l'aglio schiacciato con lo spremiaglio, il pangrattato e il parmigiano, un poco di pepe e un mezzo cucchiaino di sale e mischiate tutto con  le mani impastando bene bene. formate delle polpette grandi come delle palle da golf.... o come vi piace di più, ricordandovi che più piccole sono più in fretta friggono.
Passate le polpette nell'uovo poi nel pangrattato e poi ripetete l'operazione. scaldate l'olio nel pentolino e quando è ben caldo friggete le polpette finchè non sono dorate. Dimensione olive: 2 minuti, dimensione palle da golf: 5 o 6 minuti.
Buon appetito!!!!!!!!!

venerdì 27 gennaio 2012

MA CHE BONTA'


Hmmmmm che delizia..... che profumino che sapore che godimento. Uno stufato caldo e corroborante è l'ideale a pranzo, dopo aver passato la mattinata a farsi massacrare al lavoro o, come me, a fare la spesa in tre posti diversi con nana al seguito, destreggiandosi tra carrelli, sacchetti, passeggini, pagamenti alla cassa automatica che va in tilt...... arrivo a casa con il mal di testa e la pancia vuota, e ci trovo mio marito con il mal di testa  e la pancia vuota e......
Non è che per mangiare bene e buono si debba per forza usare carne o intasare le proprie vene di colesterolo, se proprio la causa animalista non ci interessa.
Penso spesso a mia madre e suo marito che si ritrovano a destreggiarsi con i problemi cardiaci di lui, la relativa dieta maaaaaagra impostagli dall'evenienza e la totale incapacità di conciliare il "leggero" al "buono". Così lei è frustrata e lui demoralizzato -a tratti furioso-, e mangiano pietanze tristi e depresse.
Quindi anche per loro invento questi piatti vegani deliziosi e gustosi.E, miracolosamente, a lui torna il sorriso. Non ci credete? Mi darete ragione.

STUFATO VEGAN DI TOFU E VERDURE

difficoltà: facile
tempo: 40 minuti

per 2 persone

mi occorre: 
-250 grammi di tofu naturale sodo
-1 cipolla media
-1 porro piccolo
-150 grammi di cavolo cappuccio
-1 zucchina 
-150 grammi di funghi pioppini
-2 cucchiai di panna di soia
-un cucchiaino di burro di soia
-3 dl di brodo vegetale
-sale e pepe

strumenti:
-una padella saltapasta
-un tagliere
-un coltello da cucina

Tagliate a fettine sottili tutte le verdure e pulite i funghi. Scaldate la padella a fuoco medio con il burro di soia e quando è sciolto metteteci le verdure fuorchè i funghi con un pizzico di sale e saltatele per 5 minuti a fuoco vivo. Aggiungete i funghi, cuocete per altri 3 minuti, intanto tagliate il tofu a quadrotti di circa 2 cm per lato, aggiungete alle verdure il brodo e il tofu e la panna di soia. Mescolate, coprite con il coperchio e fate andare a fuoco mediobasso  per circa 12 minuti. Controllate che non bruci, il liquido deve essere quasi tutto assorbito. Assaggiate per vedere se dovete aggiungere sale.  Servite a tavola e pepate direttamente sul piatto!

AMORE PURO


Ho un segreto per cucinare bene..... l'amore.
Quando si prepara un piatto per una persona amata è facile metterci tutto l'impegno, immaginando l'espressione estatica sul visto di nostro figlio o marito o amico o genitore al primo boccone. Con una spinta del genere, dalle mani escono miracoli.
Se si riesce ad applicare questa regola in generale, anche quando si cucina in un ristorante per esempio, il gioco è fatto: trovo già più difficile questo training autogeno in caso di ospiti a cena poco desiderati in serate particolarmente stanche, e infatti sono stata capace di obbrobri.
Me ne scuso con gli interessati, cavie inconsapevoli di brutture culinarie..... per fortuna non capita quasi mai, adoro avere ospiti.... ma i giorni NO capitano a tutti, vero?
Tornando alla nostra solita filosofia, quando a pranzo si opta per una cosa non troppo elaborata (i miei soliti tris), in giornate di particolare ispirazione si può essere capaci di inventarsi questo.
Un orgasmo. Ancora non me lo tolgo dalla testa...infatti lo rifarò presto. Poi, a mio parere, l'impatto visivo è fenomenale. Insomma, questo lo reputo un piatto perfetto, un atto d'amore, un capolavoro. Aspetto ovviamente i vostri pareri dopro che avrete diligentemente provato a riprodurlo.

RADICCHIO TREVIGIANO, SPINACI E CAPRINO

difficoltà: facile
tempo:30 minuti
per 2 persone

mi occorre:
-2 radicchi trevigiani
-6 fette sottili di salame
-3 cucchiai di uvetta
-un caprino francese stagionato tipo bouche da circa 150 grammi
-80 grammi di foglioline di spinaci da insalata
-una decina di capperi sotto sale
-un cucchiaio raso si aceto balsamico
-4 cucchiaini d'olio extravergine d'oliva
-sale e pepe
-2 cucchiai di nocciole tritate


strumenti:
-una padella del diametro di 24 cm
-una padella antiaderente del diametro di 16 cm
-un coltello da cucina
-un tagliere
-un frullatore a immersione


Lavate i radicchi e tagliateli in 4 spicchi. Mettete in una padella 2 cucchiaini d'olio e quando è calda soffriggete per un minuto il salame tagliato a striscioline, aggiungete il radicchio e 2 cucchiai d'uvetta e saltate per 2 minuti,  salate e pepate poi aggiungete 4 cucchiai d'acqua, coprite e fate andare a fuoco medio per 8 minuti.
Nel frattempo con il frullatore a immersione create un'emulsione con un cucchiaio d'uvetta, i capperi sciacquati dal sale , l'aceto balsamico e 2 cucchiaini d'olio: ci condirete gli spinaci. Quando il radicchio è quasi pronto (l'acqua sarà evaporata, togliete il coperchio), tagliate a fette di circa 1 centimetro e mezzo il caprino, "panatele" con le nocciole tritate e scottatele nella padellina antiaderente già bollente per circa 1 minuto per lato. Impiattate e servite con un paio di fettine di pane che potrete tostare nella padellina antiaderente!

giovedì 26 gennaio 2012

BASTA POCO


Avevo comprato un po' di pescini misti al mercato..... calamari, gamberi e un filetto di persico.
Ma la voglia di cuocerli magari alla piastra o in padella e mangiarli con un'insalata di contorno era pari allo zero....... zero, eh?!? Piuttosto il  digiuno. Allora, perchè non mettersi a rimirare gli ingredienti di cui disponevo e cercare di inventare qualcosa di
1) VELOCE
2) INTERESSANTE
3) GUSTOSO?
Non è sempre facile. Non sempre è un successo. Se poi ti viene fuori una roba allettante quanto la sabbia del gatto son fatti tuoi, o te la mangi o la butti nel cesso, certo è che se non si sperimenta...... meditando magari su come possono sposarsi gli ingredienti che abbiamo.... senza azzardare troppo insomma, le cozze con le prugne io le eviterei ,anche se una volta un grande chef cercava di convincere la gente che fosse una genialata.
Evito di esternare i miei pensieri su suddetto chef, anche se potete fare da soli: basta pensare alle cozze con le prugne secche.
Tornando a noi, senza strafare, a volte anche gli abbinamenti che sulla carta ci fanno venire la pelle d'oca sulle guance nella relatà poi si rivelano buonissimi. Eccone uno!

ZUPPA DI CECI E VERDURE CON FRUTTI DI MARE AL CURRY

difficoltà: facile
tempo: 30 minuti
per 2 persone

mi occorre:
-una lattina di ceci o se siete bravi 110 grammi di ceci secchi messi a mollo in acqua e poi bolliti per 2 ore (ok, ho capito, i ceci in scatola)
-un peperone rosso
-2 zucchine
-un cipollotto
-4 cucchiaini di olio extravergine
-un cucchiaino di curry
-400 grammi di frutti di mare e pesce misto


strumenti:
-un coltello da cucina
-un tagliere
-una padella saltapasta
-un frullatore
-una padella diametro 24 cm


Tagliate a fettine sottili il cipollotto e soffriggetelo nella saltapasta con 2 cucchiaini d'olio per 4 minuti. Aggiungete i ceci e dopo 5 minuti le altre verdure tagliate a fettine. Saltate per 10 minuti poi frullate nel frullatore con 2 bicchieri d'acqua. Regolatevi da soli sulla densità a seconda del vostro gusto. Salate e pepate.  Nella padella piccola scaldate l'olio e saltate per 7 minuti il pesce tagliato a pezzetti con il curry. Salate e pepate. Versate nelle ciotole la zuppa e metteteci sopra il pesce, condite con un filo d'olio.

mercoledì 25 gennaio 2012

VOGLIO IL TRIS


Ci sono cose con cui vado in fissa e se sono demodè me ne strafrego perchè mi piacciono e piacciono ai miei qui a casa, poi non è che si deve essere all'avanguardia  per forza, insomma, il nano grande esce di mazzocca per il cocktail di gamberi e che sia fanè è l'ultimo dei miei problemi.
Faccio molta più fatica a metabolizzare la cucina molecolare o comesichiama, quegli esperimenti folli con l'azoto liquido.
Quindi, faccio la maionese (vi rivelerò come, lo prometto, è ottima), la trasformo in salsa rosa con anche un cincinicchio di cognac e ci condisco i gamberi, diligentemente comprati dal pescivendolo, sbucciati puliti sbollentati e...poesia!!!chissene importa se è un antipasto passato di moda nell'86 e se ci intasa d'unto le coronarie.
Ma non sono qui per parlare di crostacei, bensì del finocchio.
Verdura mitologica che in qualsiasi dieta puoi mangiare A SAZIETA'.  E' l'unica cosa, eh, che puoi mangiare a sazietà, il che lo rende non poco speciale. Che poi se ci pensi è pure dolciastro quindi la cosa suona anche anacronistica, ma sta di fatto che potenzialmente ci possiamo scofanare una cassa dei suddetti finocchi senza che nessuno ci frusti ,quindi impariamo ad amarli!!!!!!!!!!
Ricollegandoci al delirio sugli anni '80 e sui piatti fuorimoda, sfodero questa affascinante combinazione che mio nonno adorava appunto nel decennio suddetto. Una seconda opzione li vede cotti e la prenderemo in esame dopo.

FINOCCHI 1: INSALATA DI FINOCCHIO ARANCE E NOCI

difficoltà: facile
tempo: 10 minuti
per 4 persone

mi occorre: 
-2 bei finocchi cicciotti (non quelli allungati che son buoni cotti)
-un'arancia preferiblimente non trattata
-6 noci
-1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
-sale e pepe


strumenti: 
-un tagliere
-un coltello da cucina
- una ciotola da insalata


Innanzitutto pulite i finocchi eliminando la foglia più esterna, tagliarli poi  a fette sottili sottili e metterle nella ciotola.
Pelare poi l'arancia a vivo. Come si fa? Si  tagliano le estremità dell'arancia (il capo e il culo, opst, si dice?)  , la si appoggia poi in verticale  su un piatto per non perdere il succo, tagliando dall'alto verso il basso  la buccia abbastanza in profondità da eliminare anche la pellicina bianca (ok, ho capito, ci farò un video!!!), poi tagliare la polpa di arancia all'interno di ogni spicchio. Con le fettine ottenute e il succo raccolto condire i finocchi, aggiungendo le noci spezzettate, l'olio, il sale e il pepe. Mescolare bene.


FINOCCHI 2 : PADELLATA DI FINOCCHI AL CUMINO

difficoltà: facile
tempo: 15 minuti
per 4 persone

mi occorre:
-2 finocchi 
-2 cucchiaini d'olio extravergine
-sale e pepe
-un cucchiaino di cumino in semi

strumenti:
-una padella saltapasta
-un coltello da cucina
-un tagliere

Tagliate il finocchio a fette di circa 6 millimetri. Scaldate l'olio nella padella e aggiungete i semi di cumino. Fateli scaldare circa 2 minuti poi metteteci i finocchi. Mantenete la fiamma viva: i finocchi li dovete saltare in padella e non esasperare facendoli diventare dei lombrichi molli. Saltate in padella mescolando per circa 7 minuti poi salate e pepate. Fate andare altri 4 minuti poi servite. Sono ottimi!

Ah, per inciso, l'altra verdura della foto è una scarola spadellata con aceto balsamico e sesamo e guarnita di melograno. Padella calda, olio e sale, scarola spadellata per circa 7 minuti e a fine cottura un cucchiaino di semi di sesamo e due cucchiaini di balsamico. Una spolverata di melograno e....Buon appetito!

SPAGHETTI POLLO INSALATINA ......


"......una tazzina di caffè, a malapena riesco a mandar giù....e invece ti ricordi che appetito insieme a te, a Detroit....... "AAH FRED BONGUSTO.  Anche se preferivo la versione di Buscaglione. Comunque.... belle le insalatine, belle e buone. Ci si prova a mangiare solo un'insalatina a pranzo, e ci si riesce, per la salute e per la linea, anche se due ore dopo divoreresti crudo il tuo collega di lavoro perchè al posto dello stomaco hai una voragine.
Però, belle le insalatine. E sono ancora più belle e buone e convincenti se le si addobba con qualche orpello come noci, frutta, salumi, crostini...... anche se poi la fame resta eh, parliamoci chiaro.
Ma ci sono casi in cui la sera prima ci siamo abbuffati come cinghiali, oppure fa caldo e non abbiamo molto appetito, oppure ci aspetta un impegno di lavoro postprandiale e vogliamo evitare di addormentarci russando ad una riunione, o accogliere i clienti con la palpebra a serranda e sbadigli da slogatura di mascella.
Quindi, insalatina. Ad esempio....

INSALATA DI VALERIANA, MELE FUJI E BRESAOLA AL BALSAMICO



tempo: 10 minuti
difficoltà: facile

per 2 persone

mi occorre:
-una mela fuji
-100 g di bresaola
-5 noci 
-80 grammi di valeriana
-due cucchiaini di olio extravergine
-aceto balsamico a piacere
-sale e pepe

strumenti:
-un coltello da cucina
-un tagliere

Sistemate sui 2 piatti le fette di bresaola a raggio. Lavate la mela, levate il torsolo e affettatela a fettine di 2 millimetri  e disponetele a raggera sulla bresaola. Appoggiate al centro la valeriana, cospargete con le noci sgusciate e rotte a pezzi, salate, pepate e versate a zig zag sul piatto olio e aceto.

martedì 24 gennaio 2012

MAGGGGICO TAJINE



Questa pentola di coccio marocchina è capace di miracoli in cucina. Quindi, ne parlo. Perchè con le sue cotture lente, lentissime, sonnolente e autonome ci rimanda ad un tempo che fu in cui i nostri ritmi erano tutti diversi.
In Marocco i giovani la portano al forno pubblico prima di andare al lavoro, viene sistemata tra le braci e la ritirano con dentro lo stufato pronto e delizioso prima di tornare a casa.
Una cottura "fa-da-sè" che ha dell'incredibile...... si mettono dentro gli ingredienti con un filo d'olio e un poco d'acqua e la si dimentica per ore, sistemata sul frangifiamma con il fuoco al minimo, e il suo coperchio a cono opera magie, alchimie, miracoli incredibili, e quando finalmente lo si apre per annusare e controllare il contenuto........
Ma come possibile che sia merito della pentola?  Lo è .
E' il coccio, è il cono, non lo so, sta di fatto che i sapori sono tutti distinti ma amalgamati, le consistenze perfette, gli aromi paradisiaci.
Ci preparo stufati di carne, di verdure, e anche solo zuppe di legumi, come in questo caso.
Non fatevi ingannare dall'aspetto povero e non pensate che non ne valga la pena, questa zuppa è semplice, scarna, addirittura vegana, ma è una delizia incredibile.
Nata per caso, da un racimolo di avanzi del frigo e della dispensa, è stata una scoperta sesazionale, tanto che se non volete cimentarvi con il tajine e le sue infinite meditazioni potete pure buttare tutto in pentola a pressione per 20 minuti che, incredibile ma vero, sarà buono lo stesso.

Ma senza Tajine....,senza questa evocazione involontaria e magnifica di un tramonto a Marrakesh.... non è la stessa cosa.


ZUPPA DI AZUKI NEL TAJINE

difficoltà: facile
tempo: 2ore più 5 ore di ammollo degli azuki (oppure 30 minuti in pentola a pressione più l'ammollo)
per 3 persone

mi occorre:
-150 grammi di azuki verdi secchi
-1 carota media (120 grammi)
-1 cipolla dorata 
-un quarto di cavolo cappuccio (250 grammi)
- 2 cucchiaini d'olio
-2 cucchiai di salsa di soia
-un litro d'acqua
-un cucchiaino raso di curcuma
-un cucchiaino di spezie gialle della drogheria (tipiche marocchine) o di curry
- mezzo cucchiaino di coriandolo macinato
-sale q.b.


strumenti:
-una pentola tajine grande (30 cm di diametro)oppure la pentola a pressione
-un coltello da cucina
-un tagliere


Innanzitutto mettere a bagno gli azuki finchè non gonfiano. Scaldare il tajine sul fornello a fuoco minimo con  il frangifiamma e versarci l'olio. Tagliare a fettine la cipolla, la carota e il cavolo e metterli nel tajine con gli azuki scolati, le spezie , la salsa di soia e un litro d'acqua. Far cuocere per circa 2 ore controllando ogni tanto che non attacchi,  aggiungendo acqua se serve o facendo cuocere scoperto alla fine se è troppo liquido (ma non credo). Assaggiare come va di sale a fine cottura e eventualmente salare.


lunedì 23 gennaio 2012

UN PRANZO PICCANTINO


Le cipolle sono una cosa meravigliosa. Immancabili irrinunciabili sempiterne cipolle, troppo di rado le rendiamo protagoniste, relegandole di solito a ruoli di insaporitrici di reami altrui.
E invece le cipolline in agrodolce che faceva mia nonna in padella erano spettacolari e le mangiavo anche da bimba frignona (allora i piatti erano 5 e non 4!!!!chissà che non me ne venga in mente un sesto), le cipolle al forno sono una sorpresa incredibile e.... le cipolle alla cannella sono davvero sensuali, sorprendenti, deliziose.
Si, alla cannella, un matrimonio vincente che vi consiglio di provare e che ha conquistato tutti.
Insomma, il pranzo di oggi l'ho costruito intorno alle regine cipolle, e non viceversa, perchè son così buone che un posto di rilievo se lo meritano.
E dato che avevo in casa un paio di fettine di coniglio ho usato quelle, e per familiarità e colore ho completato con un bel peperone giallo che se ne stava solo soletto in frigo.
Andiamo a vedere di cosa abbiamo bisogno!

CIPOLLA ALLA CANNELLA CON CONIGLIO AL PROSCIUTTO E PEPERONE ALLE ERBE

tempo: 30 minuti più marinatura coniglio
difficoltà: facile
per 2 persone

mi occorre:
-200 grammi di coniglio disossato o petto di pollo se vi aggrada di più
-2 belle cipollone dorate
-un peperone giallo
-erbe aromatiche miste tra timo, alloro, rosmarino, salvia 
-1 peperoncino secco
-1 cucchiaino di cannella
-2 fette di prosciutto crudo
-4 cucchiaini d'olio
-sale e pepe
-mezzo bicchiere di vino bianco
-uno spicchio d'aglio

strumenti:
-2 padelle di 26 cm e una da 24
-1 tagliere
-un coltello da cucina
 -un batticarne

Innanzitutto mettete a mollo il coniglio in una miscela di acqua e vino bianco in parti uguali con uno spicchio d'aglio schiacciato e un poco di rosmarino.Lasciatelo lì a riposare un'ora. Se usate il pollo saltate il passaggio. 
Tagliate le cipolle a fettozze di un cm di larghezza e poi a quadrati e mettetele in padella con 2 cucchiaini d'olio scaldato con mezzo cucchiano di sale, una spolverata di pepe e un cucchiaino di cannella...mescolate e fate andare a fuoco medio per 3 minuti, poi aggiungete mezzo bicchiere d'acqua e continuate a cuocere per altri 10 minuti, o comunque finchè saranno trasparenti, cioè glassate.
Nel frattempo tagliate il peperone a striscioline di mezzo cenimetro per 5 centimetri di lunghezza e metteteli in padella con un cucchiaino d'olio che avrete scaldato con mezzo cucchiaino di sale e il peperoncino sbriciolato (occhio alle dita! lavatele con il limone). Aggiungete le erbe aromatiche e fate andare a fuoco vivace per 5 minuti, poi abbassate il fuoco e cuocete altri 5 minuti.
Intanto battete la carne su cui avrete adagiato la fetta di prosciutto con il batticarne e mettetela in padella già calda con l'ultimo cucchiaino d'olio. cuocete 5 minuti per lato, salate (poco, c'è il prosciutto), pepate e servite insieme a cipolle e peperoni.

RICORDI D'INFANZIA FELICE


Da piccola non mangiavo niente. Ma niente niente niente. Appartenevo quindi a quella categoria di figli snervanti capaci di ruminare un boccone per sei ore piuttosto che dartela vinta.
Poche, pochissime cose incontravano il mio gusto, per la precisione 4: la minestrina in brodo con il formaggino, gli spinaci lessi conditi con olio e limone, il petto di pollo ai ferri e  il purè di patate.

A volte, però, mi lasciavo affascinare da alcune preparazioni esotiche quali i famosissimi  "uccelletti scappati". Ma sono davvero uccellini , nonna?  Non ci assomigliano.  Ah no, non sono uccellini? Per fortuna..... che impressione..... ma sono buoni? E cadevo nella trappola, scoprendo poi che la pietanza misteriosa era anche deliziosa, oltre che affascinante.
Insomma, chissà, forse la moda di dare ai piatti nomi esotici e non solo pertinenti (che ne so,  involtini di carne e basta?) nasce dalla necessità di catturare l'attenzione di bambini svogliati e malnutriti.
Sta di fatto che gli involtini sono davvero ottimi, piacciono a tutti, e con il pollo, il manzo o il maiale, o la verza in versione senza carne, o chi più ne ha più ne metta, di solito incontrano il favore di tutti i commensali.
Per fortuna con gli anni la curiosità si è impadronita di me e non mangio più solo  4 cose.... ma gli uccelletti scappati in famiglia sono un must e in più si fanno in un  attimo, il che non guasta mai.


UCCELLETTI SCAPPATI

difficoltà: facile
tempo: 20 minuti

 per 4 persone

mi occorre: 
-400 grammi di fette di petto di pollo
-50 grammi di prosciutto crudo
-12 foglie di salvia
-6 fette di fontina (o sottilette)
-sale e pepe
-3 cucchiaini di olio extravergine di oliva
-mezzo bicchiere di latte  


strumenti:
-una padella da 26 cm di diametro
-un tagliere
-un coltello da cucina
-stuzzicadenti di legno
-un batticarne 

Innanzitutto  battete le fette di pollo con il batticarne finchè non sono ben sottili. Tagliatele ognuna in tre parti uguali e adagiate sopra ogni fettina un pezzo di prosciutto, mezza fetta di formaggio, una foglia di salvia.
Arrotolatele e fermatele con uno stuzzicadenti. Scaldate la padella con l'olio  a fuoco medioalto e quando è calda metteteci gli involtini, aspettate che prendano colore per circa 3 minuti, girateli, pepateli e  versateci il latte. Dopo 2 minuti abbassate la fiamma e coprite con il coperchio. Cuocete 5 minuti , vedrete che un poco del formaggio sarà fuoriuscito ed avrà creato una salsina con il latte. Spegnete  il fuoco, spolverate con mezzo cucchiaino raso di sale, mescolate e servite, con insalata o patate come accompagnamento. Buon appetito!!!!!!!!

domenica 22 gennaio 2012

ITERAZIONI ESOTICHE


Lo ammetto....è una mania. Una mania tale che anni fa i miei amici scherzavano (e io per prima) sul fatto che avessi studiato Storia Orientale solo per imparare a cucinare asiatico.
A pensarci bene, visto quello che faccio oggi, non era poi uno scherzo. La cucina orientale mi piace, la adoro, ne subisco la fascinazione, tanto che ho contagiato tutta la famiglia e propino piatti tradizionali e rivisitazioni personalissime, reiterando le proposte con modifiche infinite.
Insomma, stando sul leggero ma gustoso ho partorito l'idea di questo curry di pesce superlight, e devo dire che l'esperimento è piaciuto.
Senza dimenticare che il procedimento è rapidissimo e quindi...... perchè no?

CURRY DI PESCE PERSICO CON SEDANO, MELE E COCCO

difficoltà: facile
tempo: 30 minuti
per 2 persone:

mi occorre: 
-400 grammi di filetti di pesce persico
-1 mela golden
-3 gambi di sedano bianco
-1 cipolla dorata
-1 cucchiaio di curry
-3 cucchiaini d'olio etravergine
-sale e pepe
-100 grammi di ceci (facoltativi)lessati
-1 cucchiaino di cocco rapè


strumenti necessari:
-una padella saltapasta
un tagliere
un coltello da cucina

Innanzitutto tagliate la cipolla a fettine sottilissime e mettetela a soffriggere per 7 minuti nella padella con i tre cucchiaini d'olio a fuoco medio, salatela con un mezzo cucchiaino di sale e mescolate.
Tagliate  a fettine anche il sedano e aggiungetelo alla padella e mescolate.
Sbucciate metà della mela e tagliatela a pezzettini, aggiungetela alla padella insieme ad un cucchiaino di curry (il curry indiano è bello piccante, insomma regolatevi voi a vostro gusto, ricordando la solita regola dell'aggiungi/togli) e mescolate bene. Fate andate 5 o 6 minuti , la mela inizierà a spappolarsi, a quel punto potrete aggiungere il pesce tagliato a cubotti di circa 2 cm di lato e mescolare con delicatezza, o meglio fare "saltare" il contenuto della padella reggendola per il manico ed effettuando movimenti circolari dell'avambraccio.Provate!
Fate andare a fuoco vivace per circa 6 minuti,aggiungete gli eventuali ceci,  poi aggiustate il sale, pepate e servite cosparso di cocco e magari accompagnato da un bel riso indiano in bianco, e dalle fette della mezza mela avanzata tagliate sottilissime.


sabato 21 gennaio 2012

COSA SI MANGIA OGGI A PRANZO

 

Non è che ho sempre voglia di sbattermi eh. O magari non ho tempo. O un'amica mi ha tenuto al telefono un'ora e nel frattempo mia figlia era di pessimo umore e........ SANTA PENTOLA A PRESSIONE.
Santa perchè ci ho schiaffato dentro i fagioli con l'occhio e in 30 minuti erano pronti , da soli, autogestiti, minimo sforzo e massima resa.
E ho preparato quest'insalata tiepida di cui mio figlio va matto, con mazzancolle e funghi shiitake, dei funghi orientali tanto deliziosi quanto incredibilmente validi dal punto di vista nutrizionale. Li compro essiccati al supermercato asiatico e qui a casa non mancano mai.
E non fate quella faccia, lo so che sono fortunatissima ad avere un figlio oggettivamente onnivoro, che mi risparmio faide infinite sulla masticazione del boccone indigesto che, ormai divenuto bolo, dimora nella bocca dell'infante per ore e ore e alla fine viene furtivamente sputato al cane.
Ma potrei obbiettare che il figlio in questione , quando gli viene fatto notare che è un miracolo che mangi di tutto, risponde che dato che la mamma è bravissima in cucina la cosa non gli riesce affatto difficile. Miracolo in cucina, APPUNTO!!!!!!!!
Ma veniamo al punto e vediamo come si prepara questo piatto leggero e sfiziosello:

INSALATA TIEPIDA DI FAGIOLI, MAZZANCOLLE E FUNGHI SHIITAKE

difficoltà: media
tempo: 20 minuti più 30 minuti di cottura dei fagioli (in pentola normale 2 ore) più 3 ore di ammollatura dei funghi.
per 4 persone:

mi occorre:
-400 grammi di mazzancolle decapitate
-120 grammi di fagioli con l'occhio o cannellini secchi
-1 zucchina media
-1 spicchio d'aglio
-mezzo limone
-150 grammi di funghi shiitake secchi
-olio extravergine 2 cucchiaini
-sale e pepe
-un pezzo di alga kombu (facoltativa, serve per rendere più digeribili i fagioli)
-mezzo bicchiere di salsa di soia

strumenti:
-una padella saltapasta o wok
-un tagliere
-un contenitore (una coppa) per ammollare i funghi
-un coltello da cucina
-un coltellino da frutta (spilucchino)
-uno spremiaglio
-una pentola da pasta

Innanzitutto mettete a bagno i funghi nel pomeriggio in acqua fredda: faranno un odoraccio ma non spaventatevi: non corrisponde affatto al loro sapore da cotti, che è delizioso. Mettete i fagioli in pentola a pressione con un litro d'acqua, sei cucchiai di salsa di soia e 10 cm di alga kombu, che ammorbidisce la buccia del legume e la rende digeribile, oltre a velocizzare la cottura. Cuoceranno 30 minuti dal fischio.
Intanto sbucciate le mazzancolle e con un coltellino incidete la schiena: toglierete così quell'odioso filetto nero e le renderete anche più belle da vedere.
Tagliate a strisce di circa 5 mm i funghi tolto il gambo e buttateli in padella con 2 cucchiaini d'olio extravergine , lo spicchio d'aglio schiacciato e 6 cucchiai di salsa di soia, saltate per circa 10 minuti a fuoco medio, aggiungete la zucchina a fette e saltate altri 5 minuti con l'aggiunta di un goccio d'acqua se servisse. Salate se serve e pepate, ricordando che ad aggiungere si fa sempre in tempo, togliere è un po' un problema!
I fagioli sono pronti? aprite la pentola a pressione e controllate, in tal caso scolate e versate in padella, saltando insieme al resto. Fate bollire in una pentola acqua con un poco di sale e scottateci le mazzancolle per 4 minuti: saranno rosa e si apriranno a fiore. Non cuocetele troppo perchè induriscono! scolatele e aggiungetele alla padella, merscolate, spruzzate di limone, assaggiate per vedere se è abbastanza saporito o rimediate e...servite!

venerdì 20 gennaio 2012

TERRINE MISTERIOSE DI GRANDE SUCCESSO

Ieri non ce l'abbiamo fatta...... siamo rimasti tutti a casa. Vacanza. Il nano ha saltato la scuola e abbiamo dedicato la giornata al culto del pigiama.
Ogni tanto ci sta, noi che non sgarriamo mai, che siamo dei soldatini, che a scuola si va e basta a meno che non si parta per qualche meta interessante dal punto di vista turistico e gastronomico. Allora lì non c'è scuola che tenga, fermi tutti, si va a mangiare all'estero. E non per poter poi dire che come si mangia bene in Italia non si mangia da nessuna parte, perchè non è micca vero, noi golosi cronici incalliti troviamo delle delikatessen ovunque, basta saper cercare.
Tornando a ieri, a un certo punto del cazzeggio totale ci siamo decisi a vedere in dvd l'ultimissima parte della saga di Harry Potter, che dura un secolo, ed era già quasi ora di cena.
Decidendo di optare per un cibo da divano, mi si è subito posto il dilemma del dover decidere tra la dieta (eccheppizza) e il pollo fritto homemade, grande grandissimo must della cinematografia casalinga.
Vi deludo...ha vinto la dieta. Ma con un risultato per nulla deludente, anzi caldo, avvolgente e saporito, che ha lasciato tutti soddisfattissimi, anche la piccola che è già una vera gourmet, e che vado ad illustrarvi.

TERRINA DI AVENA ,TACCHINO E FETA CON PATATE  CAROTE E ZUCCA

difficoltà: facile
tempo: 20 minuti più 20 in forno
per 3 persone

mi occorre: 
-250 grammi di zucca
-30 grammi di fiocchi d'avena
-una cipolla dorata media (160 grammi)
-una carota media (120 grammi)
-una patata media (150 grammi)
-90 grammi di petto di tacchino arrosto o prosciutto cotto
-200 grammi di feta greca
-1 uovo
-2 foglie di basilico fresco
 -sale e pepe
3 cucchiaini di olio extravergine


strumenti necessari: 
-un padellino per cuocere l'avena
-una pentola diametro 26 cm 
-una terrina o pirofila da forno
-un coltello da cucina
-una spatola di legno
-un tagliere
-un pelapatate

Innanzitutto tagliamo a fettine sottili la cipolla e a cubetti di un cm di lato la zucca e le patate sbucciate. Con il pelapatate ricaviamo dei nastri dalla carota. Mettiamo in padella l'olio e soffriggiamo la cipolla va fuoco medio, dopo circa 3 minuti aggiungiamo patate e zucca e un bicchiere d'acqua, insieme ad un cucchiaino di sale fino, e mescoliamo. Copriamo con il coperchio e facciamo andare per 10 minuti mescolando di tanto in tanto. aggiungiamo il basilico spezzettato. Nel frattempo in un pentolino con un bicchiere d'acqua facciamo bollire l'avena mescolando finchè non diventa una pappa collosa (3 minuti). Foderiamo la terrina con i nastri di carota, mescoliamo l'avena alle verdure e spegniamo il fuoco. Tagliamo a cubetti la feta e il tacchino e li mescoliamo al composto. Per ultimo ci mescoliamo bene l'uovo, assaggiamo e vediamo come va di sale. Versiamo nella terrina e inforniamo per 20 minuti. Appena è tiepida porzioniamo nelle scodelle e buon appetito!.

COSI' NON VALE

t

 Avendo un figlio di dieci anni mi ritrovo immersa senza appello in quelle dinamiche da scuola elementare che suonano tutte un po' come "così non vale", "non l'ho fatto apposta", "tana libera tutti", "specchio riflesso se ti muovi sei un cesso..." ehm, no, forse quella non è pertinente, ma sta di fatto che nel cortile della scuola la frase risuona garrula insieme a tutte le altre. Quindi, dicevo, va a finire che tutte queste locuzioni infantili sono state ripescate con veemenza dal mio cassettino della memoria e sono ritornate di uso comune nel mio vocabolario quotidiano. Avendo anche una bimba di otto mesi, se mi metto a fare pernacchie e versi privi di senso vi prego di avvertirmi.
"Così non vale" è la prima cosa che mi viene in mente quando vedo (e mangio) quel che cucino e mi ricordo che sto seguendo una dieta, e soprattutto che questi piatti rientrano senza sforzo nei parametri della dieta suddetta, e che sto pure perdendo peso. Ma che buoni. Così non vale! (l'alimentazione per inciso è la Zona, e qui apro e chiudo parentesi perchè non siamo un blog di nutrizionisti).
Insomma, questo piatto come tanti altri che vi mostrerò ha riscosso un successo clamoroso qui a casa  e non solo, ed è tanto buono quanto bello quanto facile da fare, quindi...perchè no?

LASAGNE DI VERZA CON SALMONE ,PORRI E FONTINA AL MELOGRANO
difficoltà: facile
tempo: 20 minuti più 15 di cottura in forno

per 3 persone:
mi occorre: 
-200 grammi di salmone affumicato
-150 grammi di fontina tritata
-50 grammi di pecorino grattugiato
-300 grammi di porri già puliti
-400 grammi di foglie di verza
-4 cucchiaini d'olio extravergine
-sale e pepe
-150 grammi di chicchi di melograno

strumenti necessari:
-un tagliere
-un coltello da cucina
-una pentola da pastasciutta
-una padella di 26cm di diametro
-una teglia da plumcake grande e magari antiaderente

Innanzitutto cuocete le foglie di verza in acqua bollente salata (un cucchiaio di sale grosso in 2 litri d'acqua) per 10 minuti circa e poi scolatele. Mentre si intiepidiscono mettete l'olio nella padella, accendete a fuoco medio e tagliate i porri a rondelle sottili. Quando l'olio è caldo buttateci i porri, salate e pepate (un cucchiaino di sale, pere se vi va ma ci sta bene), mescolate e abbassate la fiamma. Cuocete circa 10 minuti  mescolando di tanto in tanto, se è necessaro metteteci mezzo bicchiere scarso d'acqua.
Intanto potreste dedicarvi alla sgranatura del melograno, poi pulirvi le mani col limone se no si anneriscono le dita. Accendete il forno a 180 gradi.
Prendere le foglie di verza ben scolate e tagliate la nervatura grossa centrale, adagiate uno strato sul fondo della pirofila e coprite con il salmone, poi con i porri stufati, poi con i formaggi mischiati e così via fino ad esaurimento ingredienti. L'ultimo strato dovrà essere di formaggio.
Una volta cotto in forno, porzionate nei piatti e cospargete di melograno che così agrodolce ci sta benissimo.

giovedì 19 gennaio 2012

COSA NON MI INVENTO PER RIUSCIRE A FARE LA DIETA

Uff che noia. Dopo la seconda gravidanza mi ritrovo bella in carne e i miei vestitini da diva non mi entrano neanche in una gamba. La voglia di mettermi a dieta è inversamente proporzionale alla voglia di cucinare, che è direttamente proporzionale alla voglia di tornare snella. Uffa!
E quindi che fare se non iniziare a inventarmi ricette superlight ma anche superbuone? Con tutta me stessa!!!!!!!!!Mi sono messa all'opera e ho tirato fuori proprio delle belle cosine, tanto che ora qui a casa tutti vogliono fare la mia dieta e se possibile gradirebbero il bis.
Quella della foto è solo una delle innumerevoli proposte che vi propinerò, tutti piatti bilanciati e sani e buoni e nella maggior parte dei casi anche veloci da fare.

UOVO NEL NIDO CON PURE' DI CAVOLO ROMANO

difficoltà: media
tempo necessario: 30 minuti

per 2 persone

cosa mi occorre:
-3 uova possibilmente di galline che razzolano, grazie
-4 o 5 mazzi di radicchio di campo, quello tenero tenero
-un cavolo romano di circa 500 grammi già sfrondato
-una zucchina media
-40 grammi di fiocchi d'avena
-un bicchiere di latte (150 ml)
-una fetta di 30 grammi di caciotta fresca
-uno spicchio d'aglio 
-un cucchiaino d'olio extravergine
-1 cucchiaio di mandorle tritate (opzionali, se le avete in casa)
-sale pepe noce moscata




strumenti necessari:
-2 padelle di 24 cm di diametro antiaderenti
-un frullatore
-un coltello da cucina
-uno schiacciaaglio
-un cucchiaio di legno
-una spatola 

Innanzitutto rompete in pezzi il cavolo e la zucchina sbucciata (pelata? boh) e metteteli in padella con sale e un bicchiere d'acqua a stufare finchè non sono morbidi (circa 20 minuti). Nel frattempo nell'altra padella mettete un cucchiaino d'olio e l'aglio schiacciato, e appena sfrigola metteteci le foglie di radicchio, saltatele per un paio di minuti e poi aggiungete un paio di cucchiaiate d'acqua, abbassate la fiamma al minimo e fate stufare coperto, salando e pepando e se vi piace si, aggiungendo un pizzico di peperoncino.. Dopo circa 7 minuti il radicchio sarà pronto, trasferitelo in un piattino e appena potete manipolarlo rimettetelo nella padella creando con le mani due cerchi dai bordi alti circa un centimentro e mezzo e di diametro di 12 centimetri, i nidi appunto. accendete il fuoco sotto la padella e appena i radicchi sfrigolano rompete un uovo dentro ogni nido di radicchio. Intanto il cavolo e la zucchina dovrebbero avere ceduto ed essersi cotti. Metteteli nel frullatore insieme al latte, l'avena, il formaggio, un poco di noce moscata, le mandorle tritate e l'uovo tritato, e fate andare a velocità massima per circa 2 minuti. A questo punto, completamente sordi, mettete un dito nel composto e assaggiate. E' buono? sicuramente. Come va di sale? e il pepe ci starebbe bene? Regolatevi, ricordando che è sempre moolto più facile aggiungere che togliere.
Ritrasferite quindi il composto nella padella dove avete cotto il cavolo e fatelo andare a fuoco medio per 5 minuti mescolando.
Trasferite in un piatto le uova cotte quanto voi desiderate (io le amo cotte col coperchio, cioè molto cotte, come vedete dalla foto) e versateci accanto il purè. Completate con una fetta di pane inegrale se vi va.

LA TENTAZIONE DI JANNSON

Oggi a pranzo abbiamo mangiato questo piatto scandinavo dal nome misterioso: Jannson, chi era costui? Nessuno lo sa, nemmanco Google. Sta di fatto che questa ricetta la trovai tanti tanti anni fa in una versione un poco dissimile in un ricettario di Manuel Vasquez Montalban  intitolato "RICETTE IMMORALI". tanto per darvi un'idea della voluttà della cosa.
Una libidine tale che se l'è mangiata pure mia figlia Nina di 8 mesi emettendo poderosi grugniti di approvazione.
Jannson la sapeva lunga se il suo nome è stato dato a questa pietanza cremosa che in questi giorni di freddo pungente arriva come la manna dal cielo, che riempie la casa di un profumo stupendo di pesce affumicato cotto nel latte (e non fate quella faccia, infedeli!!!!!!!).
Inoltre, perchè c'è un inoltre, lo si fa  in un attimo. Meraviglioso.

TENTAZIONE DI JANSSON E DI SILVIA

difficoltà: facile
tempo : 20 minuti più 45 di cottura
per 4 persone

cosa mi serve:
-800 grammi di patate farinose
-200 grammi di aringhe affumicate
-2 belle cipolle dorate o di tropea
-20 grammi di burro
-2 cucchiai d'olio
- pepe
-3 cucchiai di pane grattugiato
-750 ml circa fra panna e latte (tutta panna se siete in vena, solo latte se vi sentite in colpa)

strumenti:

-una pirofila da forno da 2 litri di capienza (o 24 cm di diametro)
-un tagliere
-un pelapatate
-un coltello da cucina
-una padella per soffriggere di 26 cm di diametro

Allora...innanzitutto affettiamo le cipolle a fettine sottili e le mettiamo a soffriggere in padella con 2 cucchiai d'olio extravergine e un fiocchettino di burro a fuoco dolce per circa 10 minuti, mescolando di tanto in tanto, finchè non sono trasparenti. Nel frattempo sbucciamo e affettiamo le patate in fette di 5 mm e poi in bastoncini di 5mm, oppure se abbiamo il robot da cucina le affettiamo con la lama julienne grossa et-voilà il gioco è fatto. Accendiamo il forno a 200 gradi e andiamo ad imburrare la pirofila. stendiamo sul fondo uno strato di patate, poi uno strato di aringa, poi uno di cipolla (che nel frattempo è pronta vero?) e così via fino ad esaurimento scorte. Copriamo con il panna-latte e cospargiamo di pangrattato, aggiungiamo qualche fiocco di burro e inforniamo per 45 minuti nel ripiano basso del forno, o comunque finchè il liquido non è assorbito. Lasciamo riposare alcuni minuti poi serviamo.
 
DIMENTICAVO! ovviamente non mi sono scordata il sale: non serve. lo rilasciano le aringhe in cottura e basta per il tutto. :)





PER FUGARE OGNI DUBBIO

Metto subito in chiaro che non intaserò il blog di innumerevoli ricette di melanzane alla parmigiana fino a farvi scoppiare il fegato. No, era venuto il dubbio anche a me, rileggendomi: "ma insegno a fare solo la parmigiana?? ammazza!Li faccio neri!".
Quindi sfodero subito un piatto leggero leggero bello bello e buono buono. Una vellutata di verdure di stagione, perfetta per questi giorni polari e per la mia, ebbene si, dieta.
Non che io pretenda di mettere subito a dieta anche voi, ma un pranzo leggero ci sta sempre, anche se siete filiformi, soprattutto se è molto buono.
Le vellutate sono degli svuotafrigo eccellenti, evitano lo spreco di verdure magari comprate in quantità eccedente e di solito piacciono anche ai figli che piuttosto di mangiare le zucchine si farebbero togliere un dente a mani nude.
Questa della foto l'ho fatta con patate, carote e carciofi, ma davvero potete sperimentarla con ogni verdura possibile, MA MI RACCOMANDO, un po' di buonsenso, che in cucina non guasta mai, cercate di immaginare se le cose che state mettendo a bollire hanno un gusto armonioso. 

veniamo a noi:

VELLUTATA DI PATATA, CAROTA E CARCIOFO CON FIORI ALPINI:

per 4 persone
difficoltà: facile
tempo: 30 minuti per bollire e 5 minuti per frullare (oppure 10 minuti in pentola a pressione, in quel caso serve meno acqua)
mi occorrono:
-2 patate medie (400 grammi)
-1 carota (circa 120 grammi)
-2 carciofi 
-3 cucchiai di parmigiano grattugiato
-2 cucchiai di olio extravergine di oliva
-sale e pepe 
-fiori alpini essiccati (io li ho comprati a Monaco di Baviera ma li trovate in erboristeria)
-fette di pane sottili


strumenti:
-una pentola da 2 litri
-un frullatore ad immersione 
-un tagliere
-un coltello da cucina 
-una padella diametro 24 cm per tostare il pane
-un pelapatate
-un coltellino detto spilucchino per pulire i carciofi




Innanzitutto peliamo patate e carote e le tagliamo a pezzetti di circa 2 cm per lato, mettendole poi nella pentola dove avremo messo circa 1 litro e mezzo di acqua a bollire. Puliamo i carciofi togliendo tutte le foglie dure e spelando il gambo, poi incidiamo le foglie del carciofo con un movimento circolare per eliminare le punte e mantenere solo la parte morbida. Tagliamo a fette i gambi e i carciofi e li buttiamo nella pentola. Aggiungiamo un cucchiaino colmo di sale grosso e facciamo bollire scoperto a fuoco vivo. Quando le verdure saranno morbide spegniamo il fuoco e frulliamo con il frullatore a immersione finchè non sarà diventato una crema omogenea. Assaggiamo senza bruciarci il dito e decidiamo se il composto è abbastanza saporito e della giusta densità Pepiamo e se serve saliamo. Se troppo liquido lo lasciamo sul fuoco basso a sobbollire finchè non raggiunge la densità che ci piace, se no aggiungiamo un poco d'acqua. Intanto scaldiamo una padella con 2 cucchiai d'olio e appena è caldo ci adagiamo il pane, 2 minuti per lato facendo attenzione che non bruci. mescoliamo il parmigiano nella vellutata, serviamo nelle ciotole cosparso di fiori e con il pane tostato.


 






PERCHE' PROPRIO LA PARMIGIANA E PERCHE' SANTA


La parmigiana di melanzane è un piatto passepartout. Piace a tutti. Ma tutti tutti. Perfino ai bimbi più "esigenti". Nelle sue innumerevoli versioni è perfetta per ogni occasione, ed infatti nel corso degli anni è diventata il mio cavallo di battaglia per le trasferte: sfodero teglie transatlantiche alle feste di compleanno,alle feste della scuola del figlio, ai raduni sportivi,agli aperitivi ai bar di amici, in accrocchi di ogni tipo, e la gente si commuove e ringrazia.SANTA PARMIGIANA!
Perchè la parmigiana, inutile dirlo, è davvero deliziosa, è buona pure fredda, anzi il giorno dopo è meglio, e va sempre a finire che in giro si chiede: "ma chi è che le ha fatte quelle melanzane spettacolari?"la risposta è sempre la stessa: Io.
Quindi mi è sembrato che fosse giunto il momento propizio per iniziare ad esplicitare le varie versioni di questa parmigiana, con relative ricette, e già che c'ero, perchè no, anche tutte le altre preparazioni che si snodano nelle mie giornate.


PARMIGIANA MONOPORZIONI

difficoltà: media

tempo di preparazione: 40 minuti più 20 di cottura in forno

per 4 persone
cosa mi serve:
-due melanzane nere(circa 800 grammi)
-250 grammi di mozzarella fiordilatte
-150 frammi di farina
-4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
-2 lattine di polpa di pomodoro(circa 800 grammi)
-1 spicchio d'aglio coraggioso
-8  foglie di basilico fresco
-2 cucchiai di zucchero di canna
-1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
-500 ml di olio da frittura
-sale e pepe
strumenti:
- 4 cocottes da forno di ceramica (come nella foto)
-un coltello affilato
-un tagliere
-una schiumarola o una pinza da pietanze
-un cucchiaio di legno
-uno spremiaglio
-una ciotola capiente
-un piatto per la farina
-un piatto per appoggiare le fette fritte
-una padella diametro 24cm per il sugo
una pentola diametro 20 cm per friggere

Innanzitutto tagliate con un coltello ben affilato (come quello da prosciutto) le melanzane a fette circolari di 5 mm di spessore, e mettetele in una ciotola spolverate di sale fino. Intanto mettete in una padella il cucchiaio di olio extravergine e lo spicchio d'aglio schiacciato con lo schiaccia-aglio e fate andate per un minuto a fuoco medio. L'aglio non deve bruciare nè brunirsi, ma solo iniziare a sfrigolare, mi raccomando. L'aglio bruciato nooooo! per favore. Versate quindi il pomodoro nella padella e mescolate con il cucchiaio di legno, aggiungendo lo zucchero, 4 foglie di basilico e un cucchiaino di sale. Fate andare a fuoco medio per circa 15 minuti mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo versate l'olio per friggere in una pentola piccola dai bordi alti, che sia profondo, e mettetelo a scaldare. Asciugate le vostre fette di melanzana con la carta assorbente e passatele nella farina, quindi immergetele nell'olio (che sia diventato bollente mi raccomando). In circa 2 minuti le fette saranno da girare sull'altro lato, e appena saranno ben dorate scolatele su carta assorbente. Accendete il forno a 180 gradi.
Intanto il sugo sarà pronto ( che ne dite? imparate a valutare che abbia un bell'aspetto ), regolate di sale (assaggiandolo!) e pepatelo.   Mettetene una cucchiaiata sul fondo di ogni cocotte, poi adagiatevi una fetta di melanzana fritta, coprite con un po' di mozzarella spezzettata e di nuovo sugo, così a strati fino ad esaurimento degli ingredienti. Cospargete ogni cocotte di parmigiano e mettete in forno. Cuoceranno circa 20 minuti, fino a che saranno belle doratine.
Sfornatele, decoratele con una bella foglia di basilico fresco e servite a tavola!





mercoledì 18 gennaio 2012

MIRACOLI IN CUCINA??

Eccomi qua a chiedermi cosa diavolo io stia facendo. Beh, cucino, no? come sempre. E mi è venuta la presuntuosa idea di insegnarvi il mio personalissimo metodo. Che consiste nel vivere la cucina come un istinto naturale, annusando, sperimentando, improvvisando e facendo una generosa dose di errori.
Un giorno uno chef osservandomi all'opera nel suo ristorante, assaggiò la pietanza che stavo preparando e disse stizzito: "non hai un briciolo di tecnica ma il tuo gusto è incredibile"." Eccerto", dissi io, "cucino molto meglio di te". La solita modesta. Ovviamente persi il posto.
Ma continuo a credere che fosse vero, eccome, che cucinavo meglio io. Perchè il gusto per il buon cibo è innato in ognuno di noi e non si apprende mnemonicamente, ma si assorbe immergendo le mani negli impasti e leccandosi le dita.
Benvenuti a Santa Parmigiana, dove forse non c'è tecnica, dove probabilmente ci divertiremo, e dove sicuramente assaggeremo tutto con le dita.